Regole d'oro per gli occhi stanchi

Trascorrere ore e ore senza sosta davanti al computer, per lavoro o per gioco, mette ko i nostri occhi. L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che nel giro di dieci anni la miopia potrà arrivare ad affliggere più o meno la metà della popolazione giovanile.

Roberto M. Kaplan, già professore di optometria negli Usa, ha lanciato un avvertimento nel corso del suo intervento al congresso interdisciplinare su «Le età del vedere» organizzato a Bologna dall'Istituto Zaccagnini. «Vedo in aumento gli incidenti da distacchi della retina - afferma lo specialista americano - e i casi di glaucoma nelle persone sane. Nella ricerca di soluzioni si sta ampliando l'impiego dell'optometria funzionale. Si è accertato che i fattori di stress ambientale influiscono sui parametri fondamentali della visione e studi interdisciplinari indicano come la miopia abbia una molteplicità di cause».

Gli occhi sono organi delicatissimi. Una dieta variata con frutta, verdura, vitamine e Omega-3 e una vita sana vita fanno bene. Marino Formenti, Università di Padova, segnala una differenza significativa, una percentuale molto elevata di bambini miopi nelle città a grande densità abitativa contrapposta a quella, relativamente bassa, tra quanti vivono in campagna: «La causa di questo divario - sostiene l'esperto - si può ricondurre a fattori come il tempo che i bambini trascorrono all'aria aperta, diverso nelle due popolazioni». I dati sugli effetti benefici derivanti dal gioco, e dallo stare fuori casa, sono validati da studi, da ultimo quello dell'Università di Cambridge in collaborazione con l'Ospedale Universitario Ramon y Cajal di Madrid. Il consiglio è di far giocare i bambini e spingerli a uscire. Molte attività sportive e ricreative implicano la messa a fuoco di punti distanti tra loro, un esercizio che mantiene l'occhio allenato.

Buona norma è anche quella di sottoporsi regolarmente a visite oculistiche, fin da piccoli. Spesso non ci si accorge di lievi cali della vista: involontariamente i piccoli lanciano segnali sfregando le sopracciglia o allontanano la testa per mettere a fuoco immagini e parole da vicino.

La miopia, si dice, nella maggior parte dei casi, è ereditaria. Al di là della variabilità individuale, gli esperti raccomandano di alternare attività ripetitive stressanti, nello studio e nel lavoro, con momenti ludici. Anche guardare la televisione e utilizzare il pc richiedono moderazione. Sfatato il principio secondo cui le lenti a contatto non sono adatte ai bambini piccoli. «Abbiamo osservato - dichiara Stefano Lorè, dottore in optometria - che specialmente nel primo anno di vita, le lenti a contatto rappresentano un vero strumento terapeutico, mentre negli adolescenti sono impiegate per assecondare i processi di crescita in vari aspetti comportamentali».

Ma che cosa hanno in comune Brad Pitt, Rocco Papaleo, Eros Ramazzotti, Enrico Ruggeri e molti altri? Un calo della vista, una miopia più o meno accentuata. E tutti potrebbero un domani essere affetti da maculopatia, una malattia estremamente seria che potrebbe insorgere come conseguenza della miopia, soprattutto se elevata. Si tratta di una patologia della retina che, se non trattata per tempo ed in modo adeguato, potrebbe far perdere la vista. Infatti, la capacità visiva di questi giovani pazienti (che sono oltre 1 milione solo in Italia) può avere una perdita rapida e drammatica da dieci decimi a meno di un decimo (con perdita di oltre il 90% della vista) a causa della produzione di neovasi retinici. Una situazione che, purtroppo, si evidenzia con una certa frequenza (il 5%) nei pazienti affetti da miopia elevata. Su questi pazienti bisogna intervenire con prontezza, mediante una terapia che ha dimostrato un'indiscutibile, straordinaria efficacia e che oggi, solo in Italia, non è più disponibile, obbligando i medici oculisti a curare questi pazienti con cure obsolete, inefficaci e fin pericolose. Su questi temi è intervenuto Matteo Piovella, presidente della SOI, Società Oftalmologica Italiana.

Concludiamo annunciando le iniziative della settimana mondiale del glaucoma, che si svolge in questi giorni in oltre sessanta città e piazze italiane (info al numero verde 800-068506). La campagna è organizzata dall'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia: «Fondamentale - afferma Giuseppe Castronovo, presidente della onlus - la cultura della prevenzione del glaucoma, da diagnosticare nelle prime fasi. Come la pressione sanguigna elevata è pericolosa per l'organismo, analogamente la pressione eccessiva dell'occhio costituisce una minaccia per la vista».

TRE PUNTI

Precauzioni: Mantenere una dieta variata, frutta, verdura, pesce e vitamine. Visite oculistiche fin dai primi anni di vita. Stare all'aria aperta non fissare troppo a lungo la tv e i display. Protezioni: Scegliere detergenti neutri per l'igiene degli occhi, indossare occhiali per proteggersi dai raggi UV. Non sfregare gli occhi con le mani. Anche i bimbi possono indossare le lenti a contatto. Allenamento: Se lo sguardo diventa pigro allenare i muscoli che muovono i globi oculari: muovere gli occhi a destra e sinistra, ruotarli, fissare punti lontani e vicini alternati tenendo ferma la testa

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